La storia di un carrello
Iniziò a lavorare nel 1959, in pieno boom economico. Faceva avanti e indietro tra i piani, sempre pieno stracolmo, tra il rumore di macchine da scrivere e il ticchettio delle suole di cuoio sui marmi tirati a cera del ministero. Percorreva corridoi immensi, ornati di grandi finestre dai vetri sottili di quello storico palazzo del centro di Roma. Instancabile, smistava il lavoro tra i vari uffici e permetteva a tutti di comunicare in maniera efficiente.
Niente è per sempre
Niente è per sempre, sentì mormorare una volta. Qualcosa iniziò a cambiare. Le macchine da scrivere pian piano scomparvero, una dopo l’altra. Lasciarono il posto a dei “cosi” chiamati computer: grandi come cassettiere, rumorosi come aspirapolveri. I corridoi si fecero più silenziosi, le persone giravano con suole di gomma. I viaggi si facevano meno frequenti, ma lui era sempre carico. La posta interna era stata sostituita da una cosa chiamata “email” ma le cose importanti le portava comunque lui. E continuava a correre tra i piani.
Poi, un giorno di marzo, gli uffici si svuotarono. Nessuno in ufficio. Silenzio. Smart Working.
Per la prima volta assaporò il piacere del riposo. Meritato. Sessanta anni di onorato servizio e ora il carrello che da sempre trasportava documenti da un ufficio all’altro, finalmente riposava.
Il meritato riposo
Manda in pensione un carrello trasporta documenti, utilizza in azienda un software di gestione documentale e trasforma il tuo ufficio in paperless. Accedi ai tuoi dati da casa, anche ai documenti cartacei che trasportavi sui carrelli.